PARMA – Si terrà martedì 25 febbraio, alle 14.30, nell’Aula Magna Scivoletto del Plesso Carissimi (borgo Carissimi 10), il seminario interattivo “Confini in gioco. Ripensare i percorsi scolastici attraverso esperimenti teatrali”, nato da un progetto di ricerca-azione dell’Università di Parma sulle traiettorie educative di studentesse e studenti dell’Università di Parma che per prime e primi nella propria famiglia frequentano l’università (first-generation students).
Il seminario interattivo, attraverso le tecniche del Teatro dell’Oppresso, che ha come obiettivo quello di fornire strumenti di cambiamento per chi si trovi in una situazione di oppressione, metterà in scena alcuni eventi di confine (boundary events) nei quali le delimitazioni sociali si manifestano in modo evidente e possono essere accettate o sfidate dai soggetti coinvolti.
L’appuntamento, a ingresso libero, realizzato con il gruppo dei e delle partecipanti alla ricerca-azione “Social Boundaries in Educational Contexts”, si svolgerà nell’ambito dei corsi di Sociologia dei processi formativi dell’Università di Parma tenuto da Luca Giliberti , che introdurrà l’incontro, e di Progettazione e valutazione dei percorsi formativi dell’Università di Parma tenuto da Andrea Pintus, per la laurea magistrale in Progettazione e Coordinamento dei Servizi Educativi.
A condurre sarà Roberto Mazzini, di Giolli Coop, cooperativa sociale esperta nelle tecniche del Teatro dell’Oppresso con la quale è stato realizzato il seminario.
Il progetto
L’attività ha preso avvio dalla raccolta dei racconti dei ragazzi e delle ragazze dell’Università di Parma riguardanti i propri percorsi educativi, dalla scuola elementare fino all’università. Ne è derivato un laboratorio teatrale nel quale le studentesse e gli studenti hanno messo in scena episodi tratti dalle storie di vita, elaborando una biografia collettiva a partire da quelle individuali.
Il seminario, attraverso la rappresentazione interattiva di alcune delle scene, proporrà una riflessione a più voci sui processi di esclusione e marginalizzazione attivi nei contesti scolastici e su come ripensare collettivamente possibili forme di trasformazione sociale.
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