“Contro corruzione, mafie e indifferenza”. Il sindaco di Modena ha concluso la manifestazione in piazza Grande richiamando gli ideali della Resistenza
MODENA – “L’Italia ha bisogno di uno scatto morale, contro la corruzione, contro le mafie, contro l’indifferenza. E uno scatto morale è possibile se sappiamo rivivere gli ideali della Resistenza e della Liberazione”. Lo ha detto il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli concludendo in piazza Grande la manifestazione del 25 aprile.
Dopo aver ricordato il sacrificio di partigiani e forze alleate che “ci hanno restituito pace e democrazia”, Muzzarelli ha citato il discorso del sindaco Alfeo Corassori nella prima seduta del Consiglio comunale eletto dopo la Liberazione, 70 anni fa, e ha sottolineato come quella fu la prima volta in cui le donne parteciparono al voto entrando “a pieno titolo nella vita politica, una rivoluzione di cui ancora oggi molti faticano a cogliere la portata”. Questo anniversario per il sindaco rappresenta “un impegno politico attuale contro le discriminazioni contro le discriminazioni sessuali di ogni tipo, contro le culture patriarcali, contro la violenza alle donne e contro la violenza in genere”.
A 70 anni di distanza dal discorso di Corassori, che passava in rassegna i problemi di una città uscita stremata dalla guerra, Modena è oggi caratterizzata da un’economia di eccellenza, benessere e istruzioni sono diffusi, una rete robusta di servizi sociali e civili sorregge la vita di famiglie e imprese. “Eppure – ha detto Muzzarelli – non possiamo essere soddisfatti: tra ciò che siamo e ciò che vorremmo e potremmo essere c’è ancora un divario che non siamo disposti ad accettare”.
Per il sindaco, infatti, è necessario affrontare le questioni della disoccupazione e della precarietà del lavoro, i temi ambientali e dell’equità sociale. Mentre sulla scena internazionale “si riproduce la mala pianta della guerra” e nelle “ricca e benestante Europa risorgono e prendono piede movimenti e partiti razzisti e xenofobi, rialzano la testa gli egoismi nazionali, si nascondono terroristi fanatici, che mirano al cuore della libertà, della democrazia e della pace”.
Situazioni che, per Muzzarelli, “non è possibile accettare, nel nome degli ideali della Resistenza e della Liberazione, nel nome dei principi della nostra Costituzione, nel nome dei diritti e delle speranze dei giovani”. Per il sindaco, quindi, “resistere oggi è anche resistere alle scorciatoie: quella di alzare nuovi muri, nuovi fili spinati, ricreare nuove frontiere e divisioni”. E “a chi alimenta gli odi religiosi e razziali rispondiamo con la ferma difesa delle libertà personali, della laicità dello Stato, dell’eguaglianza di tutte le donne e di tutti gli uomini”. Rispetto alla difesa dei diritti umani, inoltre, il sindaco ha rinnovato l’appello per la verità sulla morte di Giulio Regeni.
Richiamando i valori dell’Europa unita, Muzzarelli ha poi affermato che “l’austerità ha fallito, bisogna rapidamente imboccare la via della crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” per creare lavoro e ridurre le diseguaglianze sociali. Sul rilancio degli investimenti pubblici e privati “anche noi, qui a Modena, cerchiamo ostinatamente di fare la nostra parte” ha detto il sindaco per poi sottolineare che “l’Italia sta faticosamente ritrovando la via della crescita e della fiducia nelle sue grandi risorse umane e intellettuali, ma si tratta di passi avanti ancora incerti e fragili, siamo ancora in salita e ogni inciampo può farci scivolare di nuovo indietro”.