24°ERF: XV Premio ERF 2024 a Pino Donaggio il 26 luglio a Faenza

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Massimo Mercelli (by Konstantin Pavlenko)

FAENZA  (RA) – Venerdì 26 luglio a Faenza, all’interno del Museo Zauli alle ore 21.00 si svolgerà la cerimonia di conferimento del XV Premio alla Carriera ERF 2024, assegnato quest’anno al maestro Pino Donaggio, cantautore, musicista e compositore veneziano celebre in tutto il mondo, per aver scritto pagine indelebili della cultura musicale contemporanea, tra cui il noto Io che non vivo (senza te) che ha venduto – nelle varie versioni e cover – oltre 80 milioni di copie.

Una serata omaggio all’insegna della musica, presentata da Massimo Mercelli, noto flautista e direttore artistico di Emilia Romagna Festival, che dialogherà con lo stesso Pino Donaggio, ripercorrendo la sua carriera. Le celebri composizioni dello stesso Donaggio saranno interpretate dai Cuartet, il quartetto composto da Roberto Porroni alla chitarra, Adalberto Ferrari al clarinetto e C melody, Marija Drincic al violoncello e Marco Ricci al contrabbasso. I Cuartet si esibiscono al festival anche il 25 luglio a Cesena, con Piazzolla Ritrovato, un concerto tributo al grande maestro argentino.

Pino Donaggio è apprezzato in tutto il mondo e ricordato anche per la composizione di colonne sonore per registi come Brian De Palma, Dario Argento e Pupi Avati. Durante la presentazione del XV Premio alla Carriera ERF 2024, Donaggio ripercorrerà la sua vita e la sua carriera artistica insieme a Massimo Mercelli. Donaggio è solito dividere la sua vita in tre fasi, in tre “vite musicali diverse”. La prima è dedita alla musica classica, con lo studio del violino al Conservatorio di Venezia dall’età di dieci anni, terminato con il diploma al Conservatorio di Milano. Donaggio ha avuto una lunga collaborazione con I Solisti Veneti di Claudio Scimone, con cui ha suonato da giovane violinista e successivamente componendo per loro molti brani musicali. La sua seconda vita è quella della musica leggera, che inizia quando per caso conobbe un discografico degli anni Sessanta che ascoltò le sue canzoni e capì subito che aveva qualcosa di buono avanti a sé. Il discografico lo scritturò, e Donaggio arrivò presto alla celebre Io che non vivo (senza te), che fu interpretata anche da Dusty Springfield in Inghilterra e dall’immenso Elvis Presley negli Stati Uniti. Presley se ne innamorò ascoltandola per caso in TV e la registrò subito. La terza vita di Donaggio iniziò con un altro “incontro fortuito”, con un produttore cinematografico inglese che avendo sentito le sue musiche, lo invita a scrivere alcune colonne sonore per alcuni film che aveva in mente. Da lì arriva presto a Hollywood, dove conoscerà e lavorerà con Brian De Palma, e successivamente con registi come Dario Argento e Pupi Avati. A Donaggio è stato attribuito nel 2018 il Premio alla Carriera Festival di Sanremo e nel 2019 ha ricevuto un altro prestigioso riconoscimento, il Premio Tenco alla carriera. Il Premio ERF alla Carriera è solo l’ultimo di molti omaggi per questo grande artista che davvero ha costruito la storia della musica contemporanea.

A interpretare i celebri brani di Pino Donaggio saranno i Cuartet, un originale ensemble capitanato da Roberto Porroni alla chitarra con Adalberto Ferrari al clarinetto, Marija Drincic al violoncello e Marco Ricci al contrabbasso, che vuole dare una nuova dimensione timbrica alla musica brasiliana e argentina del ‘900, con l’intento di valorizzarne i suoi aspetti più colti e meno noti. La differente estrazione dei musicisti che compongono Cuartet consente una visione davvero originale di questo genere di repertorio, come dimostra anche la loro interpretazione del concerto perduto di Piazzolla, con cui si esibiscono il 25 luglio a Cesena. Noti e celebrati dalla critica ormai in tutta Europa, dopo il primo CD Brasilar i Cuartet hanno da poco registrato il secondo CD, Piazzolla nascosto, che sta avendo grande successo.

L’INCANTO DEI LUOGHI

ore 19.45 visita guidata al Museo Zauli (prenotazione a ERF 0542 25747)

IN CASO DI MALTEMPO

Chiesa di Santa Maria dell’Angelo, via Santa Maria dell’Angelo 11

INFO INGRESSO

Ingresso € 5 – Fino a 10 anni € 1

Biglietti disponibili su Vivaticket

PROGRAMMA

Pino Donaggio (Elaborazioni di Roberto Porroni)

De Palma Suite

Blow out

Largo da Concerto per chitarra (scritto per Roberto Porroni)

Come Sinfonia

Un’immagine d’amore

Io che non vivo 

BIOGRAFIE ARTISTI

Pino Donaggio è un cantante e compositore (n. Burano 1941). Ha esordito nel 1961 al Festival di Sanremo, raggiungendo un notevole successo nel 1965 con Io che non vivo. A partire dagli anni Settanta ha stretto un sodalizio artistico con Brian De Palma che lo ha portato a scrivere le colonne sonore di film come Carrie (1976); Dressed to kill (1980); Blow out (1981); Body double (Omicidio a luci rosse, 1984). Ha curato inoltre le musiche per Non ci resta che piangere (1985) con Massimo Troisi e Roberto Benigni. Successivamente ha incrementato il suo lavoro dedicandosi anche alle musiche per film TV, mentre nel cinema ha musicato, tra gli altri Così fan tutte (1992); Monella (1998) e Trasgredire (2000) di Tinto Brass insieme a pellicole horror come L’arcano incantatore di Pupi Avati (1996) o impegnate come Giovanni Falcone (1993) e Guido che sfidò le Brigate Rosse (2007) di Giuseppe Ferrara. Nel 2017 è stato insignito del Gran premio Torino al Torino film festival.

Massimo Mercelli è il flautista al mondo che vanta le più importanti dediche e collaborazioni con i maggiori compositori: hanno scritto per lui o ha eseguito le prime assolute di personalità del calibro di Penderecki, Gubaidulina, Glass, Nyman, Bacalov, Galliano, Morricone, Galliano, Sollima, Piovani. Autodidatta e poi allievo dei celebri flautisti Maxence Larrieu ed André Jaunet, a diciannove anni diviene primo flauto al Teatro La Fenice di Venezia, vince il Premio Francesco Cilea, il Concorso Internazionale Giornate Musicali e due edizioni del Concorso Internazionale di Stresa. Massimo suona regolarmente nelle maggiori sedi concertistiche del mondo: Carnegie Hall di New York, Herculessaal e Gasteig di Monaco, NCPA di Pechino, Teatro Colon di Buenos Aires, Concertgebouw di Amsterdam, Teatro alla Scala, Auditorium RAI di Torino, Victoria Hall di Ginevra, San Martin in the Fields e Wigmore Hall di Londra, Parco della Musica di Roma, Filarmonica di San Pietroburgo, Filarmonica di Varsavia, Čajkovskij Hall di Mosca, auditorium dell’ONU a New York, Grande Sala del Mozarteum di Salisburgo Filarmonica di Berlino e di Mosca e nei Festival di Ljubljana, Berlino, Santander, Vilnius, San Pietroburgo, Bonn, Festival Cervantino, Rheingau, Jerusalem, Warsaw, collaborando con artisti quali Yuri Bashmet, Valery Gergiev, Krzysztof Penderecki, Philip Glass, Michael Nyman, Massimo Quarta, Ennio Morricone, Luis Bacalov, Peter-Lukas Graf, Maxence Larrieu, Aurèle Nicolet, Anna Caterina Antonacci, Ramin Bahrami, Albrecht Mayer, Gabor Boldowsky, Jiri Belolhavec, Federico Mondelci, John Malkovich, Igudesman & Joo, Jan Latham-Koenig, Catherine Spaak, Susanna Mildonian, e con orchestre come i Moscow Soloists, i Wiener Symphoniker, i Solisti Veneti, i Cameristi della Scala, la Prague Philarmonia, la Filarmonica di San Pietroburgo, i Virtuosi Italiani, i Salzburg Soloists, la Moscow Chamber Orchestra, la Franz Liszt Chamber Orchestra, i Solisti Aquilani e I Musici. Tra le tappe più significative della sua carriera ricordiamo la prima esecuzione Façades di Philip Glass col compositore al pianoforte, la prima assoluta della cantata di Ennio Morricone Vuoto d’anima piena diretta dal compositore stesso, e alla Filarmonica di Varsavia al festival dedicato ai 75 anni di Krzysztof Penderecki; poi in Cina con Luis Bacalov all’Expo di Shanghai e la prima esecuzione mondiale del concerto n. 1 per flauto ed orchestra di Michael Nyman a lui dedicato, il concerto alla Čajkovskij Hall di Mosca sotto la direzione di Yuri Bashmet eseguendo “Contrafactus ” di Giovanni Sollima, anche esso a lui dedicato e quello al MusikVerein di Vienna e la prima mondiale del nuovo concerto a lui dedicato da Sofia Gubaidulina e la partecipazione al concerto di apertura del Festival per gli 80 anni di Krysztof Penderecki alla Filarmonica di Varsavia e al concerto dedicato all’Italia a Sochi durante le Olimpiadi. A livello discografico ricordiamo il cd Massimo Mercelli performs Philip Glass con l’integrale della musica per flauto di Philip Glass edito da “Orange Mountain Record”, la casa discografica di Philip Glass, Bach Flute Sonatas con Ramin Bahrami per DECCA, poi ancora per DECCA il nuovo cd Bach SansSouci con Ramin Bahram, e su RAI5 una serie di 5 documentari a loro dedicati sulle sonate di Bach. Ha recentemente eseguito in prima esecuzione Jade, concerto a lui dedicato da Richard Galliano al Festival di Izmir con la presenza sul palco del compositore. Nel novembre 2018 è stato l’unico italiano invitato a partecipare al Festival per gli 85 anni di Krysztof Penderecki alla Filarmonica di Varsavia. Nel 2019, per il suo compleanno, ha eseguito al Teatro alla Scala di Milano il Concerto n.2 di Michael Nyman, a lui dedicato e nel 2020, sempre al Teatro alla Scala, il Notturno Passacaglia di Ennio Morricone, anche esso a lui dedicato; nel 2021, al teatro degli Arcimboldi di Milano si è esibito a fianco di John Malkovich. Nel 2023 sarà solista con I Solisti Veneti nella prima esecuzione di 3 concerti per flauto e orchestra a lui dedicati composti dal premio oscar Nicola Piovani.

Cuartet è un originale ensemble che intende proporre in una nuova dimensione timbrica la musica brasiliana e argentina del ‘900, con l’intento di valorizzare l’aspetto più colto della musica brasiliana di autori come Villa Lobos, Gnattali, Jobim, Gismonti, Pixinguinha e di proporre gli aspetti meno noti della musica argentina di Piazzolla e Guastavino. La differente estrazione dei musicisti consente una visione davvero originale di questo repertorio e questa proposta sta incontrando significativi consensi in vari paesi europei presso i pubblici più diversi. Dopo il primo CD Brasilar hanno da poco registrato il loro secondo CD Piazzolla nascosto che sta avendo grande successo.

Roberto Porroni è uno dei più noti esponenti del concertismo chitarristico. Vincitore di numerosi concorsi giovanili, perfezionatosi con Julian Bream e John Williams, nel 1978 è stato invitato personalmente in Spagna da Andrés Segovia iniziando una brillante carriera internazionale che ha moltiplicato le sue esibizioni in tutta Europa, in Nord America, in Medio Oriente, in Corea, Giappone, Singapore, in Australia, in America Latina e in Sud Africa, suonando per le maggiori istituzioni concertistiche, dal Musikverein di Vienna, alla Filarmonica di S. Pietroburgo, dalla Oji Hall di Tokio al Teatro Colon di Buenos Aires. Intensa è la sua attività discografica (ha inciso dodici CD) e musicologica (sua è la prima edizione completa delle opere per chitarra di Niccolò Paganini). Si è laureato in Lettere, con tesi in Storia della Musica, presso l’Università Statale di Milano.

Adalberto Ferrari, clarinettista, sassofonista, polistrumentista e compositore. Musicista eclettico, si dedica a diversi generi ed è attivo nell’ambito classico, jazzistico ed etnico.  Diplomato in clarinetto e in Discipline Musicali ad indirizzo jazz (laurea II livello). Docente di Conservatorio, suona da solista e con diverse formazioni in prestigiose sale da concerto e teatri in Cina, Stati Uniti, Russia, Moldavia, Finlandia, Inghilterra, Ungheria, Belgio, Francia, Germania, Svizzera, Italia. Ha registrato per diverse emittenti radiofoniche e televisive in diversi ambiti musicali ed ha al suo attivo moltissimi lavori discografici sia a proprio nome che come collaborazioni.

Marija Drincic è nata a Belgrado nel 1981, dove ha iniziato gli studi a 8 anni, diplomandosi al Conservatorio. Nel 1998 ha partecipato agli Interlochen Arts Camp  in Michigan (USA) ed è stata scelta per l’Orchestra Giovanile Mondiale. Trasferitasi in Italia, ha conseguito il Diploma Accademico a piani voti al Conservatorio Santa Cecilia a Roma. Ha seguito corsi di perfezionamento all’Accademia Stauffer di Cremona, la Scuola di Musica di Fiesole e l’Antiruggine con Mario Brunello. Ha vinto numerosi premi internazionali come solista e in quartetto d’archi. Dal 2003 ha collaborato con l’Orchestra del Teatro Regio a Parma. È primo violoncello dell’Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala, dell’Orchestra dell’Università degli Studi di Milano. Collabora dal 2006 con I Virtuosi Italiani.

Marco Ricci, selezionato nel 1990 per la European Jazz Orchestra of Young Talents, è certamente oggi uno dei sideman più richiesti in Italia. Ha suonato con alcuni tra i migliori artisti della scena nazionale e internazionale come Don Friedman, Billy Cobham, Chico Freeman, Paolo Fresu,Bob Mintzer, Paolo Silvestri; attivo anche in televisione con programmi come Zelig, “Che Tempo Fa” di F. Fazio, oltre che a collaborazioni con grandi firme della canzone italiana da Enzo Jannacci a Bruno Lauzi. La sua discografia comprende circa 90 CD nei quali figura a fianco di musicisti come Don Friedmann, John Stowell, Franco Cerri , Franco Ambrosetti e Mike del Ferro. È diplomato col massimo dei voti al conservatorio Verdi di Como e  laureato in  “Musica Jazz” al conservatorio Verdi di Milano. Già Docente di basso jazz presso il Conservatorio Paganini di Genova.

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XXIV Emilia Romagna Festival – ERF

Classico è contemporaneo

3 luglio – 11 settembre 2024

XV PREMIO ALLA CARRIERA ERF 2024 A PINO DONAGGIO

PINO DONAGGIO compositore

Presentazione a cura di Massimo Mercelli 

CUARTET

Roberto Porroni chitarra

Adalberto Ferrari clarinetto e C melody

Marija Drincic violoncello

Marco Ricci contrabbasso 

Musiche di Pino Donaggio

Venerdì 26 luglio 2024, ore 21.00

FAENZA – Museo Zauli