Parma

24 gennaio: al via un nuovo ciclo dei “Martedì interlinguistici”

foto dal sito dell’Università di Parma

PARMA – Ripartono con un nuovo ciclo i martedì interlinguistici nati all’interno dell’insegnamento di Interlinguistica dell’Università di Parma per avvicinarsi agli interessi di studentesse e studenti coinvolgendoli direttamente. Gli incontri, aperti a chiunque sia interessato, si terranno il 24 gennaio, il 7 marzo, l’11 aprile e il 30 maggio nel plesso di via D’Azeglio, sempre alle 17.30.

Il 24 gennaio in Aula C si parlerà di Dig Adlantisag: A mother tounge for a mother civilisation, la lingua che Marc Okrand, autore del Klingon di Star Trek, ha inventato per “Atlantis, l’impero perduto” della Disney, con Giulia Campailla che, dopo la laurea triennale in Lettere all’Università di Parma, si dedica, nella magistrale, all’ambito della filologia e della storia antica, con la passione per la Linguistica.

L’incontro del 7 marzo, in Aula H, è dedicato a L’Impero di Valyria e l’Alto valyriano: il laboratorio linguistico di Game of thrones. Introdurrà alla creazione linguistica di David J. Peterson, uno dei più famosi conlanging nell’odierno mondo dello spettacolo, Marco Laudieri, laureando magistrale in Lettere Classiche e Moderne dell’Università di Parma.

Accento e discriminazione: dallo shibbolet del Libro dei Giudici al T-glottaling dell’inglese londinese è il tema che l’11 aprile, in Aula C, affronterà Francesca Arenella che, dopo aver conseguito la laurea triennale in Mediazione Linguistica e Culturale all’Università di Napoli L’Orientale con una tesi in lingua inglese sul tema, è oggi studentessa del corso di laurea magistrale in Language Sciences and Cultural Studies for Special Needs all’Università di Parma. Si tratterà, partendo dalla narrazione contenuta nel Libro dei Giudici (12. 1-6) – dove si narra che, a seguito di un combattimento, i Galaaditi volevano impedire la fuga agli Efraimiti sopravvissuti, individuandoli attraverso il loro modo di parlare – di come l’accento possa essere oggetto di discriminazione anche in tempi moderni, ad esempio relativamente all’inglese del Cockney.

Il 30 maggio, in Aula B, si discuteranno Il Dothraki e l’ipotesi Sapir-Whorf: il primo è un’altra delle lingue create da David J. Peterson per la serie televisiva Game Of Thrones, la seconda è la teoria della relatività linguistica che si fonda sull’assunto che la struttura della lingua influenzi la visione del mondo, la percezione e la cognizione di chi la parla. Ne parlerà Stefania Lombardi che, che dopo aver conseguito la Laurea Triennale in Lettere Moderne all’Università di Bologna, è oggi laureanda magistrale in Lettere Classiche e Moderne all’Università di Parma.

 

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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