Castel San Pietro Terme

21°ERF: Ensemble Variabile il 30 agosto al Teatro Cassero di Castel San Pietro Terme

Ensemble variabile

CASTEL SAN PIETRO TERME (BO) – Lunedì 30 agosto al Teatro Cassero di Castel San Pietro Terme lettura e musica si incontrano in una serata dedicata agli aspetti più innovativi e visionari di Ludwig van Beethoven. In programma una selezione di brani raramente proposti eseguiti dall’Ensemble Variable e intervallati scritti del compositore letti dall’attore e regista teatrale Omar Giorgio Makhloufi.

Una selezioni di scritti in gran parte costituita da corrispondenze epistolari con amici, editori e mecenati. Documenti preziosi per comprendere il pensiero di Beethoven come uomo, oltre a quello di musicista, e che mettono in luce un elemento centrale nella vita persona e nella produzione musicale: la speranza di raggiungimento di fratellanza tra gli uomini. Un desiderio che si riflette nella costante ricerca dell’universalità della musica e del suo messaggio e che lo spinse, a partire dal 1803, ad arrangiare centosettanta canti popolari di diverse nazioni europee, in particolare scozzesi e irlandesi.

A fare luce sulla genesi di questo lavoro, e suoi ritmi lavorativi del musicista, è lo scambio epistolare tra l’editore George Thomson e Beethoven. In gran parte Voci e Trio, cioè una o più voci, violino, violoncello e pianoforte, queste composizioni hanno avuto presto influenze importanti sui successivi sviluppi della musica e non solo di quella cosiddetta colta. Oltre ad alcuni schizzi già novecenteschi di alcune sue composizioni, anche nell’arrangiamento dei canti popolari Beethoven arrivò con cento anni di anticipo sulla storia della musica. E noto infatti che è proprio dall’elaborazione dei canti popolari scozzesi e irlandesi introdotti alla fine dell’Ottocento da migranti provenienti da questi paesi sulla costa orientale degli Stati Uniti, soprattutto nella zona di Boston, che nacquero il folk e il country.

Ad eseguirne le innovazioni musicali l’Ensemble Variable che sceglie di portare sul palco le Voci e Trio con due voci quelle di Annamaria Dell’Oste, tra le più affermate soprano della sua generazione la cui voce ha calcato i maggiori palchi europei da Vienna a Barcellona, e di Simone D’Eusanio violinista e cantante specializzatosi negli anni come basso nell’opera lirica. Agli strumenti la concertista Valentina Danelon (violino), Andrea Musto primo violoncello dell‘Orchestra Sinfonica del Friuli-Venezia Giulia, e Federica Repini (pianoforte). Darà invece corpo alle parole di Beethoven e dei suoi interlocutori Omar Giorgio Makhloufi, attore e regista professionista, fondatore della compagnia Artifragili con sede a Trieste e co-autore del programma di divulgazione e approfondimento teatrale #CheNeSaràDiNoi.

INGRESSO

Ingresso
Intero € 15 – Ridotto over 65 e fino a 25 anni € 12
Gratuità fino a 10 anni

GRAZIE AL SOSTEGNO DI

Fondazione Cassa di Risparmio di Imola, CLAI

CURRICULA ARTISTI

L’Ensemble Variabile nasce da un’idea di Claudio Mansutti con l’intento di unire un gruppo di musicisti della Regione Alpe Adria al fine di eseguire repertori cameristici che prevedano diverse formazioni. I musicisti che ne fanno parte sono artisti vincitori di concorsi che si dedicano allo studio della musica cameristica in maniera approfondita e non occasionale. L’ensemble, oltre che in Italia, ha suonato in Francia, Spagna, Austria, Germania, Repubblica Ceca, Belgio, Norvegia e Stati Uniti.

Annamaria Dell’Oste sin dal suo debutto al Teatro Verdi di Trieste nel 1995 con l’Orfeo ed Euridice ha dimostrato spiccate doti vocali e di attrice che ne fanno, oggi, un’artista tra le più affermate della sua generazione. Inaugura la stagione del Teatro alla Scala di Milano (1996) con L’Armide di Gluck sotto la bacchetta di R. Muti dopo di che intraprende una brillante carriera in tutto il mondo con direttori come: R. Abbado, D. Gatti, J. Lopez-Cobos, Z. Mehta, G. Noseda, E. Pidò, D. Renzetti, W. Sawallisch, A. Zedda, A. Pappano e B. Campanella presso teatri tra cui: Wiener Staatsoper di Vienna, Staatsoper di Berlino, Covent Garden di Londra, Opera Bastille di Parigi, Liceu di Barcellona. Tra i ruoli interpretati si ricordano Adina ne L’elisir d’amore, Despina nel Così fan tutte, Zerlina e Donna Anna nel Don Giovanni, Lucia nella Lucia di Lammermoor, Norina nel Don Pasquale, Musetta nella Bohéme, Violetta ne La Traviata, Gilda nel Rigoletto, Amenaide nel Tancredi, Sophie nel Rosenkavalier, Marguerite nel Faust solo per citarne alcuni.

Simone D’Eusanio consegue il diploma di professore in violino presso il Conservatorio A. Steffani di Castelfranco Veneto. Ha suonato come primo violino con orchestre slovene, austriache e friulane. Intraprende lo studio del canto lirico diplomandosi nel 2006; partecipa a diversi Masterclass e corsi di perfezionamento sia con il violino sia in qualità di baritono presso Klagenfurt, Reggio Emilia e Tolmezzo. Violinista, compositore, string arranger e tastierista ha partecipato a tournée e a registrazioni di album con artisti quali Alice, G. Ferreri, F. Renga, N. Zilli, F. Michelin e B. Antonacci. In qualità di basso/baritono ha interpretato i ruoli di Antonio nelle Nozze di Figaro presso il Teatro Moderno di Castel San Giovanni, Bartolo ne Il Barbiere di Siviglia presso il Teatro dell’Opera di Tirana, Re Nudo in Re Nudo presso il Teatro dell’Opera di Roma e il Dottore nella Traviata con la Sinfonica di Pescara.

Valentina Danelon, diplomata con il massimo dei voti sotto la guida di M. Lot, si perfeziona con Y. Berinskaya, V. Gradow,  R. Zanettovich. In duo con la pianista B. Orlandi vince il I premio assoluto al XXVI Premio “L. Caraian” per la Musica da Camera e il I premio al XVIII Concorso di Musica da Camera “G. Rospigliosi” e si esibisce per importanti festival e istituzioni musicali in Italia e all’estero. Come solista è premiata in concorsi nazionali ed internazionali. Ha suonato con I Solisti Veneti diretti da C. Scimone, Nuova Orchestra da Camera F. Busoni (Trieste), Orchestra Accademia Europea (Milano), Orchestra Sinfonica Naonis (Pordenone). Collabora con Orchestra RAI di Torino, La Fenice di Venezia, Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, Teatro Verdi di Trieste, Teatro Lirico di Cagliari, Teatro C. Felice di Genova, Filarmonica del Teatro Comunale di Bologna e altri. Ha tenuto concerti in Europa, Giappone, Cina, U.S.A. e Sud America.

Andrea Musto si diploma brillantemente in violoncello presso il Conservatorio di Vicenza sotto la guida di G. Viero. Successivamente si perfeziona con M. Mlejnik presso il Kärntner Landeskonservatorium di Klagenfurt, ove si diploma con il massimo dei voti e la lode e presso la Hochschule für Musik (Aquisgrana) con M. Kasper. Durante la sua permanenza in Austria ha fatto parte del quartetto d’archi Voces intimae, mentre dal 1997 ha suonato con il Prometheus Quartett di Colonia. Ha collaborato con numerose formazioni orchestrali in Italia, Austria e Germania. Ha effettuato numerose registrazioni radiofoniche per RAI, ORF (Austria), RTV (Slovenia), RTE (Spagna). Dal 2001 al 2014 ha collaborato stabilmente con l’Orchestra Sinfonica dell’FVG e la Mitteleuropa Orchestra, ove ha ricoperto il ruolo di primo violoncello. Recentemente ha approfondito lo studio del violoncello barocco partecipando a numerose produzioni in qualtà di primo violoncello con prestigiosi ensemble.

Federica Repini si è diplomata con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio di Trieste con R. Repini e risulta vincitrice del concorso “F. Schubert” di Moncalieri. Ha suonato come solista con orchestre e in diverse formazioni cameristiche (circuito della Gioventù Musicale) in tutta Italia. Ha registrato per la Radio Televisione Italiana, Slovena, Croata e Tedesca. Ha collaborato per diversi anni  in qualità di pianista ai corsi di musica da camera di Follina e Colonia. Fa parte dell’Ensemble Variabile con cui negli ultimi anni ha tenuto concerti in Francia, Spagna, Belgio, Slovenia, Montenegro, Olanda, Repubblica Ceca, Austria, Germania, Norvegia, Stati Uniti oltre che in diversi festival e stagioni in Italia. Si è esibita in due occasioni alla Carnagie Hall nella formazione di duo clarinetto e pianoforte. Svolge intensa attività didattica sia pianistica che cameristica facendo debuttare in prestigiosi festival nuovi ensemble di musica da camera.

Omar Giorgio Makhloufi si diploma nel 2018 presso la Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe studiando con M. Schmidt, M. Sgrosso, J. Alschitz,  A. Collavino, E. Bucci, M. Somaglino e molti altri. Ha inoltre partecipato a numerosi corsi, laboratori e seminari. Nel 2018 ha fondato la compagnia teatrale Artifragili con sede a Trieste e dal 2019 fa parte di Laboratorio X, diretto da A. Marinuzzi. Tra gli altri è attore in “Canichepiùcaninonsipuò” che ha debuttato nel Festival Km 0 (Safest 2020, Udine) ed è attore monologante in Non ci sto dentro”. Come regista ha realizzato numerosi spettacoli fra i quali ricordiamo “Eroicamente scivolato”, monologo scritto e interpretato da F. Capparella – progetto vincitore del Premio Laura Casadonte 2020. È co-autore del programma di divulgazione e approfondimento teatrale #CheNeSaràDiNoi.

WWW.EMILIAROMAGNAFESTIVAL.IT

XXI EMILIA ROMAGNA FESTIVAL

25 giugno – 27 settembre 2021

Sweet Were the Hours – Beethoven folksongs

ENSEMBLE VARIABILE

Annamaria Dell’Oste soprano

Simone D’Eusanio basso

Valentina Danelon violino

Andrea Musto violoncello

Federica Repini pianoforte

Omar Giorgio Makhloufi letture

Lunedì 30 agosto ore 21.00

CASTEL SAN PIETRO TERME Teatro Cassero

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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