Alle ore 17 nell’Aula dei Filosofi dell’Università di Parma. Relatore Giovanni Paolo Voena
Mercoledì 21 marzo alle ore 17, nell’Aula dei Filosofi dell’Ateneo (via Università, 12), ne parlerà Giovanni Paolo Voena, già professore ordinario di Diritto processuale penale all’Università di Torino.
Il connubio fra processo penale e mass-media è tanto risalente e radicato quanto percorso da costanti tensioni. Molti e confliggenti sono i principi costituzionali e i diritti fondamentali protetti dalla Convenzione europea destinati a venire in gioco: primi fra tutti, la presunzione d’innocenza, l’obbligatorietà dell’esercizio dell’azione penale, l’imparzialità degli organi giurisdizionali, nonché il diritto alla riservatezza dell’imputato e degli altri soggetti a vario titolo coinvolti dalla vicenda giudiziaria, da un lato; il diritto alla libera manifestazione del pensiero e di cronaca giudiziaria, dall’altro. Assai complesso, conseguentemente, è il relativo bilanciamento da parte del legislatore, ancora nel 2017 intervenuto con significative riforme. Al di là della regolamentazione tecnica, sono, comunque, evidenti gli effetti distorsivi generati dalla prassi e dal peso ormai assunto dal “processo parallelo”, perché mediaticamente condotto fuori dalle aule. Da qui, un paradosso: sulle indagini preliminari, sin dalle prime battute investigative, per definizione coperte dal segreto, si proiettano le luci della ribalta, anche in violazione dei divieto di divulgazione degli atti stabiliti dalla legge; sul dibattimento pubblico, celebrato a molti anni dal fatto anche a causa dell’inefficienza del sistema, e sulla sentenza, pronunciata in nome del popolo italiano, scende inopinatamente il silenzio.
I temi di maggiore attualità (fra i quali il regime di pubblicazione degli atti d’indagine e la tutela della riservatezza in rapporto all’impiego delle intercettazioni di comunicazioni) sono al centro della riflessione condotta dal prof. Voena, che sin dall’avvio dei suoi studi si è soffermato sul delicato rapporto fra processo penale e mass media, caratterizzato da un sempre instabile stato dell’arte.
L’iniziativa, patrocinata dall’Ordine degli Avvocati e dal Consiglio Notarile di Parma, si rivolge a docenti e studenti dell’Ateneo, a operatori del diritto ma anche a un pubblico più vasto, dai docenti e studenti delle scuole superiori a tutti gli interessati.
Gli incontri di “I Mercoledì del Diritto” hanno a oggetto sia temi di attualità, come norme recentemente promulgate o casi giudiziari, sia temi prettamente culturali ma comunque attinenti al Diritto, e che presentino profili di interesse non soltanto per un uditorio di specialisti. Relatori sono docenti, ricercatori e assegnisti del Dipartimento di Giurisprudenza, Studî politici e Internazionali dell’Università di Parma, ma anche giuristi e docenti italiani e stranieri.
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