Parma

21-23 novembre: “Fighting ESKAPE”, convegno sulle strategie per combattere le infezioni batteriche

Al Campus verranno resi noti i risultati del progetto di ricerca che ha formato 12 giovani ricercatori, dedicato in particolare alle strategie per fronteggiare la crescente resistenza dei batteri agli antibiotici

PARMA – Dal 21 al 23 novembre, al centro congressi del Campus dell’Università di Parma, si terrà il convegno “Fighting ESKAPE: the bad gang”, che vedrà la partecipazione di esperti nazionali e internazionali per fare il punto sulle più promettenti strategie per combattere le infezioni batteriche, in particolare quelle dovute ad alcune specie batteriche che hanno sviluppato elevata resistenza agli antibiotici, identificate con l’acronimo ESKAPE.

Il convegno si pone a conclusione del progetto ITN Marie Skłodowska-Curie Actions (MSCA) “INTEGRATE” (2015-2018), che raggruppa 10 partner europei sia del mondo accademico che industriale ed è coordinato da Gabriele Costantino, Direttore del Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco dell’Università di Parma.

Il progetto, che vede tra i partner anche il docente del Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco dell’Ateneo Andrea Mozzarelli, era volto alla validazione di nuovi target contro le infezioni da batteri gram-negativi mediante studi computazionali, sintesi chimica di composti e determinazione della loro efficacia in vitro su target enzimatici ottenuti per espressione eterologa. Il progetto ha formato 11 giovani ricercatori, selezionati in tutto il mondo, con un training caratterizzato da attività di ricerca, periodi di studio in diversi laboratori e corsi dedicati.

La crescente resistenza agli antibiotici (i batteri crescono nonostante l’esposizione a sostanze antimicrobiche progettate per inibire la loro crescita) costituisce oggi la maggiore emergenza in campo farmacologico. A causa di questo fenomeno, che si verifica quando la popolazione è sottoposta ad una pressione selettiva dovuta all’eccessivo uso di antibiotici, si sta infatti progressivamente riducendo la capacità di debellare le infezioni batteriche.

Uno studio stima che ogni anno in Europa muoiano, a causa della resistenza agli antibiotici, 33000 persone, numero di decessi pari a quello dovuto cumulativamente a influenza, tubercolosi e HIV / AIDS. Pochissimi nuovi antibiotici sono stati sviluppati negli ultimi venti anni, un numero insufficiente rispetto alla capacità dei batteri di sviluppare resistenza.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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