MODENA – Dalla Regione Emilia Romagna arriva un finanziamento post emergenza Covid di quasi 200 mila euro a sostegno della mobilità sostenibile in vista della fase tre. Le risorse saranno destinate a infrastrutture cicloviarie della cosiddetta ‘mobilità di emergenza’ e come incentivi volti ad aumentare l’utilizzo di biciclette in alternativa all’auto. E, anche il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha già annunciato l’approvazione di un decreto che assegna a Modena un finanziamento pari a 911 mila euro tra il 2020 e il 2021 per la progettazione e realizzazione di ciclovie urbane, ciclostazioni e altri interventi per la sicurezza della circolazione ciclistica cittadina, di cui una parte potrà essere utilizzata per la rete di mobilità di emergenza.
Il “Progetto ‘Bike to work’ per la III fase del Covid-19” della Regione, in particolare, prevede finanziamenti a fondo perduto a tutti i comuni aderenti al Pair (Piano aria integrato regionale) la cui gestione sarà portata avanti attraverso un protocollo d’intesa tra Comune e Regione. Queste risorse, precisamente 188 mila euro, per metà saranno utilizzate come incentivi chilometrici per gli spostamenti casa-lavoro in bicicletta ai dipendenti di aziende a seguito di accordi con le stesse e come sconti sui costi dei mezzi in sharing a pagamento (monopattini). Metà dei finanziamenti regionali invece andranno a finanziare una parte del ‘Piano di mobilità emergenziale 2020’, che sarà deliberato dalla Giunta comunale nei prossimi giorni e che anticipa alcuni contenuti del Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile di prossima approvazione definitiva in Consiglio comunale.
“Gli interventi infrastrutturali della mobilità emergenziale – afferma l’assessora alla Mobilità sostenibile Alessandra Filippi – si traducono nella realizzazione di percorsi ciclabili o in azioni per la moderazione del traffico veicolare finalizzati a privilegiare la circolazione delle biciclette. Le misure di distanziamento fisico anti Covid-19 – prosegue – potrebbero portare a una riduzione dell’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico e a uno spostamento di quote di domanda a modalità individuali di trasporto, principalmente verso l’automobile, con conseguente incremento del traffico e del relativo impatto in termini di sicurezza stradale, inquinamento atmosferico e acustico, e congestione. È necessario contenere questi effetti negativi incentivando modalità di trasporto alternative sulle brevi e medie distanze, come la bicicletta tradizionale e a pedalata assistita, la bicicletta pieghevole e tutte le più recenti modalità di trasporto innovativo, come ad esempio i monopattini”.
Gli interventi infrastrutturali finanziati dalla Regione dovranno essere realizzati entro il 31 ottobre 2020 e potranno essere eseguiti anche mediante la sola segnaletica orizzontale, verticale e integrativa, sempre nel rispetto delle norme vigenti.
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