REGGIO EMILIA – È notizia di ieri che il documentario sulla guerra in Ucraina “20 Days in Mariupol”, prodotto dall’Associated Press e da “Frontline” della Pbs, ha vinto il premio come miglior documentario ai British Academy Film Awards 2024 ed entra a far parte della cinquina che corre per l’Oscar.
“Non si tratta di noi”, ha detto il regista ucraino Mstyslav Chernov, che ha immortalato la straziante realtà della vita nella città assediata con un team di AP, “si tratta dell’Ucraina, della gente di Mariupol”.
“20 Days in Mariupol”, secondo appuntamento della rassegna “Mondovisioni”, sarà proiettato martedì 20 febbraio (ore 21) ai Chiostri di San Pietro. Il docufilm, già Vincitore del premio Pulitzer 2023, testimonia le atrocità del conflitto russo-ucraino attraverso immagini forti e crudeli, la cui visione è consigliata ad un pubblico adulto. Un gruppo di reporter, arrivati nella città portuale di Mariupol alla vigilia dell’invasione russa dell’Ucraina, riprende le atrocità della guerra e diffonde le drammatiche immagini su tutti i media mondiali, smentendo la campagna di disinformazione russa.
La proiezione sarà preceduta, alle ore 20, dall’aperitivo “Docu Freaks” al quale interverranno Diana Bota del Consiglio di gestione della Fondazione Mondinsieme, Federico Zannoni, professore associato di Pedagogia generale e sociale presso l’Università degli studi di Bologna e autore di numerosi libri, Dzvenyslava Gladun, interprete e collaboratrice di Istoreco, il regista e autore Alessandro Scillitani e il video maker e documentarista Lorenzo Paglia.
I protagonisti della serata, insieme alla community dei Digital Freaks, introdurranno il tema del documentario e si confronteranno con il pubblico in sala.
La rassegna continuerà nelle settimane successive con altri due appuntamenti: martedì 27 febbraio “Seven Winters in Teheran” propone un’analisi sulla condizione femminile in Iran raccontata attraverso la storia di Reyhaneh Jabbari, una giovane donna diventata simbolo di resistenza per l’intero Paese. L’appuntamento di martedì 5 marzo con “Total Trust”, che documenta le azioni di manipolazione dell’informazione attuate in Cina tramite tecnologia, controllo sociale, repressione e abuso di potere, concluderà la rassegna Mondovisioni, ospitata ai Chiostri di San Pietro.
L’iniziativa “Mondovisioni-I documentari ai Chiostri di San Pietro” è organizzata da Laboratorio Aperto, in collaborazione con Digital Freaks, il settimanale Internazionale, CineAgenzia, con il patrocinio di UniMoRe e il supporto del Comune di Reggio Emilia.
Mondovisioni – I documentari di Internazionale ai Chiostri di San Pietro
martedì 20 e 27 febbraio e 5 marzo, ore 21
Proiezioni gratuite e aperte al pubblico (fino ad esaurimento posti)
Aperitivo “Docu Freaks” dalle ore 20 con la community dei Digital Freaks e i loro ospiti.
Per info: https://www.chiostrisanpietro.it/eventi/i-documentari-di-internazionale-ai-chiostri-di-san-pietro/
Diana Bota – breve profilo
Diana Bota è una studentessa universitaria del corso di Editoria e Giornalismo. Fa parte della “Associazione dei volontari ucraini in Italia”, dove si occupa soprattutto di sostenere le persone, per lo più di nazionalità ucraina, in questioni burocratiche e di relazione con le istituzioni (Consolato, Questura, ecc.). Ha collaborato all’organizzazione di due edizioni del festival culturale ucraino Rosmaj e da qualche anno fa parte del gruppo di “Italiani senza cittadinanza” che lavora per l’approvazione di una legge sulla cittadinanza giusta e che tenga conto di chi nasce e/o cresce in Italia.
Federico Zannoni – breve profilo
Federico Zannoni è professore associato di Pedagogia generale e sociale presso l’Università degli studi di Bologna. Tra i suoi principali interessi di studio vi sono i temi della pedagogia interculturale, di cui si occupa da più di venti anni. Tra le esperienze internazionali, è possibile menzionare i periodi di insegnamento presso la Siberian Federal University, così come i progetti di ricerca e gli interventi sul campo per promuovere tolleranza e dialogo interculturale nei paesi dell’ex Unione Sovietica. Ha scritto sette monografie, tra le quali La guerra, gli affetti, la vita. Traiettorie dialogiche dal Donbas all’Italia (Pensa Multimedia, 2023), Educare nelle periferie (FrancoAngeli, 2022), Il ciondolo spezzato. Spazi, forme e percorsi d’amicizia (FrancoAngeli, 2021), Quello che ci lega. Migrazioni, nostalgie e memoria (Junior, 2018), Fuori dal silenzio. Volti e pensieri dei figli dell’immigrazione (Clueb, 2010). È di imminente uscita, per i tipi di Clueb, il volume Ukrainians fleeing the war. Stories and studies in reception contexts, che ha curato assieme a Dzvenyslava Gladun.
Dzvenyslava Gladun – breve profilo
Dzvenyslava Gladun, traduttrice e interprete, laureata in Lingue, Culture, Comunicazione presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, collabora con l’Istituto per la Storia della Resistenza e della Società Contemporanea (Istoreco) a Reggio Emilia, in particolare nei progetti didattici come i Viaggi della Memoria e le Pietre d’Inciampo. E’ inoltre assegnista di ricerca presso l’Università degli studi di Bologna nell’ambito del “Progetto TRIZUB: Traiettorie, Reti di Incontro e Azioni dall’Ucraina a Bologna e Reggio Emilia”.
Laboratorio Aperto, una comunità di apprendimento
Il Laboratorio Aperto è uno spazio ibrido culturale e sociale, relazionale, progettuale. Propone iniziative culturali, di aggregazione e informazione e agisce come “comunità di apprendimento”, aperta e inclusiva, per favorire la partecipazione dei cittadini, rafforzare le competenze delle persone e i legami di coesione con il territorio, promuovere i principi e i valori dell’innovazione sociale.
Digital Freaks
Digital Freaks è una community di innovatori digitali nata nel 2021 durante il primo percorso di incubazione di impresa a impatto sociale promosso dal Laboratorio Aperto, che ha l’obiettivo di diffondere la cultura digitale e tecnologica, mettere in rete conoscenze sociali, economiche e tecnologiche e sviluppare competenze innovative orientate all’inclusione e al riuso etico.
Mondovisioni
I documentari di Internazionale ai Chiostri di San Pietro
Martedì 20 febbraio (ore 20), sarà proiettato il documentario “20 Days in Mariupol”, miglior documentario ai British Academy Film Awards 2024 in gara per l’Oscar