Il filo conduttore dei trentasei appuntamenti in programma dal 14 luglio al 9 settembre, rimarrà quello del Barocco, nella riscoperta delle radici della musica occidentale, mosso dal ritmo ispanico e dalle evocazioni elettroniche, fino ai classici della Classica e alla tradizione coreana.
L’Emilia Romagna Festival, quest’anno espanso in cinque province – Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini – e in circa venti comuni, continuerà a coltivare l’interesse per i nuovi giovani interpreti, noti e meno noti, per antichi o moderni repertori, uniti alle esibizioni di importanti orchestre e dei grandi Maestri di oggi.
Ramin Bahrami e Martux M., John Malkovich con I Solisti Aquilani diretti da Alvise Casellati, Michael Nyman, la Filarmonica Arturo Toscanini diretta da Alpesh Chauhan, il Coro Friuli Venezia Giulia, il Trio del Barrio, Alexander Chaushian, Sebastian Knauer, Vicente Campos, la China National Opera House diretta da Yang Yang, la Turkish National Youth Philharmonic Orchestra, sono solo alcuni delle centinaia di musicisti che daranno vita ad Emilia Romagna Festival 2017.
I GRANDI CONCERTI In prima mondiale, il 14 luglio alle ore 21.30, nell’Arena di Palazzo Bellini di Comacchio, Emilia Romagna Festival inaugura con “Frescobaldi Renaissence”, un progetto sperimentale e innovativo per rivalutare la musica del compositore Girolamo Frescobaldi, nato proprio in questi luoghi. Ramin Bahrami, uno dei più grandi interpreti bachiani viventi a livello internazionale, eseguirà al pianoforte le prime sei Toccate dal secondo libro del clavicembalista ferrarese, la cui opera si sposa perfettamente con lo strumento moderno. L’interpretazione sarà introdotta da un tappeto elettronico eseguito da Martux M., pioniere dell’elettronica italiana che vanta collaborazioni con Marcus Stockhausen, Danilo Rea, Tara Bouman e Fabrizio Bosso tra i tanti, e dal Dj Giulio Maresca.
Il secondo grande appuntamento, il 16 luglio alle 21.30 a Cotignola, presso L’Arena delle balle di paglia, una suggestiva location in mezzo ai campi, è sostenuto dal Corean Cultural Institute e dall’University of California-Irvine e realizzato a Umbria Jazz. In questo teatro bucolico andrà in scena “WING DANCE”, evento in cui gli strumenti tradizionali coreani, incontreranno gli archi dell’Umbria Music Ensemble e musicisti Jazz dando vita al PanCulturalWorldMusic Ensemble che collega così tra di loro le culture attraverso la condivisione di interpretazioni ed innovazioni uniche e attraverso la ricerca di radici comuni.
Il giorno dopo (17 luglio), al Teatro Arena di Castel San Pietro Terme, andrà in scena “The Piano Sings” di Michael Nyman. Il compositore britannico, autore di famose colonne sonore di film come Lezioni di Piano, Gattaca e Wonderland, eseguirà i suoi stessi brani accompagnato dalla proiezione di alcuni video tratti dalla raccolta Cine Opera, una serie di filmati girati dallo stesso Nyman negli ultimi vent’anni.
Il 18 luglio 2017, alle ore 21.00, presso il Teatro Diego Fabbri nella città di Forlì, l’evento di punta del cartellone 2017: il grande attore statunitense John Malkovich, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo per la sua recitazione sottile e intelligente, presenterà in prima nazionale il suo ultimo progetto, narrando brani tratti da Report on the Blind dello scrittore argentino Ernesto Sabato, accompagnato da Anastasya Terenkova al pianoforte e dall’orchestra de’ I Solisti Aquilani, sulle note del Concerto per pianoforte (1979) del compositore russo d’avanguardia Alfred Šnitke. La voce di John Malkovich penetrerà negli angoli più bui della mente di Fernando Vidal, personaggio paranoico e delirante, impaurito dal potere della Setta dei Ciechi e dal suo dominio sul mondo. Sarà Alvise Casellati a dirigere questo concerto, che vedrà una prima parte musicale con l’orchestra aquilana e la solista Lana Trotovšek al violino. L’evento è prodotto in collaborazione con il Ljubljana Festival e il Mittelfest 2017 di Cividale del Friuli.
Di particolare rilevanza saranno anche i due concerti in cui si esibirà la Filarmonica Arturo Toscanini, diretta dal giovanissimo e promettente Maestro Alpes Chauhan, direttore intuitivo e attento, è stato apprezzato indifferentemente da pubblico e orchestre. “La Toscanini”, conosciuta in tutto il mondo, si esibirà il 25 (21.15 Imola, Rocca Sforzesca) e il 29 luglio (21.00, Forlì, Chiesa di San Giacomo), eseguendo alcuni tra i più famosi brani della tradizione classica, come le sinfonie, i ballabili e le ouverture di Verdi e Rossini, figli di questa stessa terra e la meravigliosa Settima Sinfonia di Beethoven. Il 6 agosto sarà da non perdere l’incontro a tu per tu con Ramin Bahrami (dalle 17.30, a Tredozio, presso Palazzo Fantini), in occasione dell’assegnazione del Premio ERF alla carriera. Tra musica e letteratura, il grande pianista eseguirà alcuni brani di Bach, per poi presentare il suo ultimo libro. Prima del concerto, che si terrà alle 19.15, sarà possibile partecipare alla visita guidata dello splendido giardino all’italiana di Palazzo Fantini, e alla degustazione nella limonaia attigua al giardino.
Il 19 agosto, alle ore 21 nella Chiesa di San Giacomo a Forlì, sarà invece l’occasione per conoscere e apprezzare la cultura musicale cinese con l’esibizione dei solisti, del coro e dell’orchestra della China National Opera House di Pechino, diretta da Yang Yang, che per l’occasione eseguirà in forma di concerto l’opera La Lunga Marcia, ispirata all’epopea storica della gigantesca ritirata militare dell’Armata Rossa guidata da Mao Zedong. Il più grande Teatro d’Opera della Cina e della regione Asia-Pacifico si esibirà proprio a Forlì, dove si è stabilita una delle più fiorenti comunità cinesi in Italia, la prima ad attivarsi sostenendo eventi culturali tesi al dialogo e alla interculturalità.
La China National Opera House sarà il giorno dopo anche a Rimini Fiera, alle ore 21.45, in collaborazione con il Meeting di Rimini, presentando Madama Butterfly di Puccini in forma semi scenica, con costumi e proiezioni video
Tornando a Forlì, il 22 agosto alle ore 21.00, nel Chiostro dei Musei di San Domenico, il grande violoncellista armeno Alexander Chaushian eseguirà alcuni brani per violoncello solo, dalla Suite n. 1 in sol maggiore per violoncello solo BWV 1007 di Bach, ad Alone di Giovanni Sollima, passando per una trascrizione del Capriccio n. 17 in mi bemolle maggiore, di Niccolò Paganini. E ancora il 3 settembre (ore 21.00 Forlì, nel Chiostro dei Musei di San Domenico), Sebastian Knauer, pianista potente e versatile dal vasto repertorio, si esibirà in recital con brani che andranno da Schubert a Beethoven fino alla famosa Rapsodia in Blu di Gershwin.
Molto meno intimo ma spettacolare, ribollente di giovinezza, sarà il concerto del 6 settembre a Imola (ore 21.00, Rocca Sforzesca), della Turkish National Youth Philarmonic. Oltre alla bellezza della cornice va ricordata anche la qualità dell’Orchestra, fondata nel 2007dal proprio direttore Cem Mansur, unita al grande impegno sociale: tra i seminari sulla musica come forza sociale ricordiamo il Laboratorio di Democrazia e il progetto La Musica Che Unisce, in aggiunta alla collaborazione con musicisti armeni per la Turkish/Armenian Youth Orchestra, che ha tenuto concerti a Istanbul e Berlino. Con l’Orchestra si esibirà al pianoforte il giovane talento italiano Costanza Principe, e alle voci di soprano mezzosoprano e tenore saranno Mariska Bordoni, Thea Procopio, Erica Cortese, Antonio Mandrillo, della residenza artistica del bando “S’Illumina- – Copia privata per i giovani, per la cultura”. Quasi 100 giovani e giovanissimi (trai i 18 e i 26 anni) straordinari talenti pieni di entusiasmo!
A concludere i Grandi Concerti, e tutti gli eventi dell’Emilia Romagna Festival, sarà l’Omaggio a Luciano Pavarotti a dieci anni dalla sua scomparsa (9 settembre, ore 21.00, Imola, Sasso Morelli, Villa Babina). In collaborazione con il Teatro Comunale “Luciano Pavarotti” di Modena, Chiara Isotton (soprano), Matteo Desole (tenore) e Alex Martini (baritono) eseguiranno alcune arie e duetti che hanno reso famoso il Maestro emiliano, da Puccini a Verdi, da Donizetti a Mozart, accompagnati al pianoforte da Francesca Pivetti.
ISPANO – BAROCCO Dai primi accordi al clavicembalo ai ritmi spagnoli dell’America Latina, da Vienna a Cuba alla Spagna, in un viaggio che occupa due continenti e cinquecento anni di storia: quest’anno Emilia Romagna Festival trascinerà lo spettatore da un focolaio all’altro della cultura musicale occidentale, tra jazz e quartetti d’archi ben temperati. Siccome il mondo latino è riserva di ritmi e di storie, si comincia il 18 luglio (21.15 Mezzano, Casa Ruffini) con “Hebra de Luz”, un concerto tratto dal primo album di Sorah Rionda, erede della tradizione musicale cubana. Residente in Italia dal 2013, Sorah Rionda Hernandez è riuscita a recuperare la memoria dei pomeriggi cubani trascorsi con la chitarra della bisnonna Mercedes, depositaria delle canzoni dello zio Graciano Gòmez, innovatore della “trova tradicional cubana” nel XX secolo. La cantante sarà accompagnata da una formazione già rodata, con Thomas Sinigaglia, fisarmonicista jazz, e Filippo “Giatamuta Giatà” Dalla Valle alle percussioni, in un concerto che lascerà spazio all’improvvisazione. Ancora America Latina con il Trio del Barrio, un gruppo spesso ospite del festival che si caratterizza per la ricerca di un linguaggio personale e creativo, avendo come punto di partenza il folclore argentino, ancora semi-sconosciuto al di fuori dei confini nazionali. Da Cuba e Buenos Aires alla penisola iberica, la narrazione prosegue il 20 luglio nella suggestiva cornice di Castel Bolognese, nel cortile di Palazzo Ginnasi alle 21.00, con un concerto di “Musica Spagnola per Violoncello e Pianoforte” dell’americano Andrew Smith e del pianista spagnolo Alfredo Oyagüez Montero, che ci diletteranno con opere di compositori di tradizione spagnola e catalana, come Granados e Cassadò. La replica dello stesso concerto si terrà due giorni dopo, il 22 luglio, alle ore 21.15 a Codigoro, nell’Abbazia di Pomposa. Il 27 luglio (Alfonsine, Giardino della biblioteca comunale) sarà invece il turno del concerto “Suoni Migranti”, un’immersione nel potere molcente della musica, capace di “liberare l’uomo dagli Inferi della Terra”, tra suoni antichi e moderni di America Latina e Caucaso, ad opera della flautista Filomena de Pasquale e del chitarrista Giorgio Albiani, partendo da Piazzolla e arrivando a Machado e Boutros.
Ma l’apice di questa storia comune di jazz e Iberia, di classica a corde percosse e pizzicate, è forse raggiunto il 3 agosto alle ore 21 a Mordano, nel Chiostro del Convento di San Francesco, con il famoso Aïghetta Quartet, un quartetto di chitarre formato dal 1979. Durante questa serata il quartetto proporrà un concerto dal nome preciso, La Chitarra Popolare, con brani di compositori storici di questa tradizione, come Al Di Meola e Paco De Lucia, e brani composti o riarrangiati dallo stesso quartetto. L’Aïghetta Quartet, fin dall’inizio della propria carriera, ha raccolto elogi e fiori gettati sul palco del loro primo disco: uno fra tutti va ricordato Anthony Burgess, autore della famosa e innovativa colonna sonora di Arancia Meccanica, che li definì creatori di “una sonorità nuova e irresistibile”. Da allora non hanno smesso di ammaliare con il loro eclettismo, tanto che, durante questo festival, si esibiranno nuovamente due giorni dopo il primo concerto, il 5 agosto (ore 21 a Varignana, nella Chiesa di San Lorenzo) in un evento stavolta dedicato alla Chitarra Classica, riproponendo alcuni brani e riarrangiandone altri di celeberrimi, come l’Ouverture de Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini.
La riscoperta della musica Barocca comincia invece a spron battuto, con il concerto “Festa Barocca” (8 agosto, Imola, Cortile di Palazzo Tozzoni), con brani di Geminiani, Bach e Telemann, ad opera dell’oboista Gordana Josifova, capace – secondo il Maestro Morricone – di momenti di eloquente e rasserenante tenerezza, e di Maria Luisa Baldassari al clavicembalo, che vanta numerose registrazioni e collaborazioni, tra cui – per la RAI – una serie di 9 CD di musica sacra per voci e clavicembalo. Josifova e Baldassari si esibiranno anche il giorno successivo, il 9 agosto alle ore 21 alla Rocca di Bagnara di Romagna, con il violinista italo-turco Ediz Yaslicam, giovanissimo ma promettente, in un concerto dall’evocativo titolo di “Bach to Balkan”, che porta compositori atavici come Corelli, Geminiani e Bach a miscelarsi con brani di compositori macedoni e turchi.
Tornando alle sonorità latine, il 18 agosto (ore 21.15 a Codigoro, nell’abbazia di Pomposa) si festeggerà il ventesimo anniversario di fondazione di Tango Tres, ensemble composto da Silvio Zalabani (sax soprano e arrangiamenti), Vittorio Veroli (violino) e Donato D’Antonio (chitarra), con il nuovo cd “Entrada Prohibida”, prodotto dalle Edizioni Musicali Borgatti. Il trio, accompagnato per l’occasione dai ballerini Luca Donato e Styliana Stella Georgiou, si distingue storicamente per la ricerca sul repertorio delle origini del tango argentino noto come “Guardia Vieja” (Vecchia Guardia), negli stili in voga tra Buenos Aires e Montevideo, tra il 1880 e il 1920. Tango Tres eseguirà brani di Villoldo, Bardi, Arolas, Vicente Greco, Saborio, Ernesto Ponzio, Vicente Locuca, Teisseire, Francisco Hargreaves ecc, tra l’habanera e danza cubana, maxixe brasiliano, milonga creola, milonga candombe e milonga campera argentina e candombe uruguayano. Il 23 agosto alle 21, nel giardino della biblioteca comunale di Alfonsine, gli Zanca Quartet, ovvero Giuseppe Zanca (tromba), Luca Bonucci (pianoforte), Stefano Casali (basso) e Stefano Paolini (batteria), spazieranno dalla musica jazz a sonorità spagnole, senza disdegnare brani classici e leggeri.
Il viaggio termina infine il 29 agosto a Russi, nella ex chiesa in Albis, alle ore 21, con un concerto del grande trombettista spagnolo Vicente Campos e di Maria Luisa Baldassari, che quest’anno riempirà il festival con la varietà delle sue interpretazioni – e qui si esibirà con l’organo, in un concerto barocco che va da Purcell a Albinoni, dal bolognese Torrelli a Haendel.
MUSICA POMPOSA Anche quest’anno l’Emilia Romagna Festival torna all’Abbazia di Pomposa a Codigoro, un luogo immortale che ha visto, nel corso degli anni, molti grandi interpreti esibirsi. Il 16 luglio, due giorni dopo l’apertura ufficiale del festival, alle ore 21.15, si inizierà con il Coro Del Friuli Venezia Giulia, diretto da Enrest Hoetlz, considerabile quasi alla stregua di un “ambasciatore austriaco della musica” per le collaborazioni con numerose orchestre nei cinque continenti, che si esibirà con alcuni dei Mottetti di Johann Sebastian Bach, tra i più grandi capolavori del repertorio corale di tutti i tempi. Il Coro del Friuli Venezia Giulia, che vanta la collaborazione con oltre sessanta direttori d’orchestra, da Muti a Bacalov, sarà accompagnato dal Maestro del Coro Cristiano Dell’Oste.
Il 22 luglio alle 21.15 l’Abbazia ospiterà la “Musica Spagnola per Violoncello e Pianoforte”, con Smith e Montero. Il 30 luglio, invece, il pluripremiato quartetto d’archi Ulysses Quartet (vincitore del Primo Premio e Medaglia d’Oro del “Fischoff Chamber Music Competition” 2016) si esibirà con due grandi solisti internazionali: Massimo Mercelli al flauto e Mojca Zlobko Vajgl all’arpa, grande artista slovena, con un concerto dalle sonorità evocative, da Schubert a Debussy. Il 10 agosto sarà invece la volta della Chamber Opera: Annamaria dell’Oste (soprano), Claudio Mansutti (clarinetto) e Federica Repini (pianoforte) formano l’Ensemble Variabile, che suonerà brani di Spohr, Shubert, Bellini e Sivilotti, autore e arrangiatore per molte suite d’opera italiana per soprano, clarinetto e pianoforte, qui presente con Verdi e Puccini. Il 18 agosto avrà luogo poi, come ultimo evento, il già citato concerto Entrada Prohibida dei Tango Tres, tra ballerini e tango, in un viaggio nell’area geografica tra Buenos Aires e Montevideo e nel periodo tra il 1880 e il 1920.
L’INCANTO DEI LUOGHI Si aggiunge alla gioia dell’udito la carezza del gusto e dello sguardo, con eventi studiati per unire il piacere musicale a quello più “terragno” delle degustazioni, a quello più turistico delle passeggiate in parchi e musei. Il primo dei sei eventi si svolgerà il 19 luglio a partire dalle 19.15 con la passeggiata naturalistica nel parco di Villa Manusardi, seguita da una degustazione di prodotti del territorio, infine dal concerto del gruppo latino-americano Trio del Barrio, a Casalfiumanese, nel Parco di Villa Manusardi. Il 20 luglio si proseguirà a Castel Bolognese, cominciando tra le 19.00 e le 20.30 al Museo Civico, per una visita guidata alla collezione del liutaio Nicola Utili, per poi riprendere le atmosfere latine con la Musica spagnola per violoncello e pianoforte, di Smith e Montero. Il 29 luglio invece, prima del grande concerto della Filarmonica Arturo Toscanini diretta dal Maestro Alpes Chauhan, sarà possibile visitare i Musei San Domenico, a Forlì. Il 31 luglio, a Imola, dalle 19.30 alle 20.30 sarà possibile visitare il Museo Diocesano, per poi stabilirsi nel Chiostro del Museo stesso per assistere suggestivo de “La Viola Scarlatta, e altre storie d’amore”, un concerto dell’Ensemble Seicentonovecento, composto da Maria Chiara Chizzoni (soprano), Valerio Losito (viola d’amore), Flavio Colusso (clavicembalo), che si propone di partire dall’omonima “fiaba musicale” che lo stesso Flavio Colusso ha composto sulla sublime arte vocale dei castrati, e in particolare su quella del celebre Farinelli, al secolo Carlo Maria Michelangelo Nicola Broschi, considerato uno dei più grandi cantanti lirici della storia, morto a Bologna. La sognante dimensione notturna di due antiche città europee come Venezia e Madrid si unisce a questa fiaba e a questa loggia sospesa nel tempo.
Sempre il 31 luglio a Faenza, dalle 19.00 alle 20.00, prima dell’esibizione per la sezione Primo Premio!, in cui sarà possibile ammirare Croisé al violoncello e Schevchenko al pianoforte (vincitori del Concorso Internazionale di Musica da Camera Salieri-Zanetti), si svolgerà una visita guidata al Museo Zauli. Infine, come ultimo grande evento, il 6 agosto a Tredozio, nei pressi di Palazzo Fantini, prima di assistere al concerto di Ramin Bahrami, premiato alla carriera dall’ERF, dalle ore 17.30 si potranno visitare i meravigliosi giardini del al Palazzo, con a seguire un aperitivo nella limonaia.
Esterno a questa rubrica, ma ugualmente suggestivo nella location e nella performance, il 5 settembre alle ore 21, nel Chiostro del Convento dei Cappuccini a Castel San Pietro Terme, si potrà assistere alle “Serenate a Lume di Candela”, dell’Ensemble di fiati Il Cantiere dell’Arte (G. Bressan e Zampis agli oboi, Benedetti e Papinutti ai clarinetti, A. Bressan e Calligaris ai fagotti, Fattori e Mancini ai corni ), diretto dal Maestro Claudio Mansutti. Mozart e Beethoven accompagneranno, con le loro serenate, i fiati e le fiamme delle candele.
PRIMO PREMIO! Come ogni anno l’ERF è alla ricerca di nuovi talenti: in questo segno si svolge la sezione Primo Premio!, che permette di far conoscere al pubblico i giovani vincitori di alcuni tra i migliori concorsi di musica classica, come il Fischoff e il Salieri-Zinetti. Si comincia proprio con i vincitori del Primo Premio e Medaglia d’Oro del Fischoff Chamber Music Competition, per l’edizione del 2016: il quartetto d’archi Ulysses Quartet, composto da Cristina Bouey, Rhiannon Banerdt, Colin Brookes e Grace Ho, che suoneranno il 26 luglio, alle ore 18 a Bologna, nella Business Lounge dell’Aereoporto Marconi, con pezzi di Turina, Haydn, Golijov e Janà
ek. Successivamente, sempre l’Ulysses Quartet, si esibirà il 28 luglio alle ore 21.00 a Riolo Terme, alla Rocca, con un altro repertorio, dimostrando la versatilità dell’ensemble e l’attenzione ai luoghi in cui il concerto si svolge: stavolta potremo ascoltare Schubert e Debussy, oltre a Haydn e Turina. Il 31 luglio alle ore 21, invece, al Museo Zauli di Faenza al termine della visita guidata, Jean Chrostoph Croisé (violoncello) e Oxana Schevchenko (pianoforte), vincitori del Primo Premio e Premio “Fondazione Cattolica Assicurazioni” all’eccellenza del Concorso Internazionale di Musica da Camera Salieri – Zinetti 2016, si esibiranno con sonate di Brahms e Prokof’ev, e pezzi di Čajkovskij e Paganini, in un saggio di bravura e duttilità. A Tossignano, nella Chiesa di San Giacomo, il 28 agosto alle 21 sarà la volta della giovanissima Fernanda Daminano, al pianoforte solo, vincitrice del Primo Premio al VI Concorso Pianistico Internazionale Andrea Baldi (2016), con brani di Maurizio Clementi, Franz Liszt, Enrique Granados e Sergej Rachmaninov. Chiuderà la sezione l’Ebonit Saxophone Quartet, composto dai sassofonisti Simone Mueller, Dineke Nauta, Johannes Pfeuffer e Paulina Kulesza, vincitori del Secondo Premio Ex-Aequo e Premio “Banca Popolare di Verina” all’eccellenza al Concorso Internazionale di Musica da Camera Salieri-Zinetti (2016), l’8 settembre alle 18 a Bologna, nella Business Lounge dell’Aeroporto Marconi: il loro programma sarà composto da Mozart, Debussy, Janà
ek e Dvorak.
Al di fuori della sezione vera e propria, ma sempre nell’ottica dello spazio ai giovani talenti, il primo settembre alle 21 nella Sala Polivalente di Borgo Tossignano, Maddalena Burbassi al violoncello e Dario Zanconi al pianoforte, giovanissime promesse della classica italiana, si esibiranno in due sonate per violoncello e pianoforte di Beethoven e Brahms.
PROGRAMMA DETTAGLIATO: www.erfestival.org
Link utili
Immagini in alta risoluzione degli artisti sul sito di ERF:
http://www.emiliaromagnafestival.it/erf-summer/artisti-summer/
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