12 novembre: alimenti e nutrizione, asset strategico per Ateneo e territorio

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Alle 9.30 nell’Aula Magna dell’Università il convegno “La ricerca e la didattica in alimenti e nutrizione: l’investimento dell’Università di Parma”

uniparmaPARMA – Una mattinata dedicata al food e al suo ruolo cruciale nel rapporto tra Università di Parma e territorio: alla sua funzione strategica per l’Ateneo, che proprio su alimenti e nutrizione mira a consolidare il proprio status di punto di riferimento in materia, forte anche della collocazione al centro della Food Valley. Se ne parlerà lunedì 12 novembre a partire dalle 9.30 in Aula Magna, nell’iniziativa “La ricerca e la didattica in alimenti e nutrizione: l’investimento dell’Università di Parma”: opportunità di riflessione e di confronto, guardando al futuro prossimo in un’ottica di sistema.

Parma è infatti da sempre sinonimo di cibo, e qui si fondono le competenze scientifiche, tecnologiche, economiche e culturali che ruotano attorno agli alimenti. Per questo l’Università, sostenuta anche da diverse realtà economiche del territorio parmense e, fin dall’inizio, dall’associazione “Parma, io ci sto!”, ha istituito il Food Project, per mettere a sistema le numerose competenze della ricerca, della didattica e della terza missione nel settore degli alimenti e della nutrizione, e ha fondato la Scuola di Studi Superiori in Alimenti e Nutrizione, con l’ambizione di renderla una realtà unica, punto di riferimento a livello nazionale e internazionale.

Sul Food Project e sulla Scuola di Studi Superiori in Alimenti e Nutrizione sarà incentrata la mattinata, che punterà proprio sull’idea di costituire un sistema partecipato intorno a temi cruciali per tutto il territorio.

L’incontro sarà aperto dai saluti istituzionali delle autorità: il Rettore Paolo Andrei, il Sindaco Federico Pizzarotti, il Presidente della Provincia Filippo Fritelli, l’Assessore regionale Patrizio Bianchi, il Presidente della Fondazione Cariparma Gino Gandolfi, la Presidente dell’Unione Parmense degli Industriali Annalisa Sassi, il Presidente di “Parma, io ci sto!” Alessandro Chiesi, il Responsabile della Comunicazione e delle Relazioni esterne di Barilla Luca Virginio. In collegamento video interverrà anche Francesco Branca, Direttore del Dipartimento di Nutrizione per la salute e lo sviluppo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

A seguire Gabriele Costantino, Coordinatore della Commissione Food Project di Ateneo, presenterà il Food Project dell’Università di Parma, e Daniele Del Rio, in qualità di Presidente, presenterà la Scuola di Studi Superiori in Alimenti e Nutrizione.

La mattinata si chiuderà con una tavola rotonda moderata da Erasmo Neviani, Professore ordinario di Microbiologia degli Alimenti all’Università di Parma. Interverranno Cesare Azzali, Direttore dell’Unione Parmense degli Industriali, Paolo Borghi, Professore ordinario di Diritto agrario e alimentare all’Università di Ferrara, Silvio Borrello, Direttore Generale della Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari del Ministero della Salute, Andrea Chiesi, Direttore R&D Portfolio Management di Chiesi Farmaceutici, Roberto Ciati, Scientific & Government Relations Vice President di Barilla, Gaetana Ferri, Direttore Generale della Direzione generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione del Ministero della Salute, Marco Gobbetti, Professore Ordinario di Microbiologia degli Alimenti all’Università di Bolzano e Rappresentante del Comitato Area “Scienze Agrarie e Veterinarie” nel Consiglio Universitario Nazionale (CUN), Lorenzo Morelli, Direttore del Dipartimento di Scienze e tecnologie alimentari per una filiera agro-alimentare sostenibile (DiSTAS) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore sede di Piacenza, Alberto Spagnolli, Senior Policy Adviser dell’European Food Safety Authority (EFSA), Paola Testori Coggi, già Direttrice Generale della Salute e dei Consumatori della Commissione Europea (DG-SANCO)

Il Food Project dell’Università di Parma

Il Food Project dell’Università di Parma, promosso dal Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco e a cui collaborano attivamente tutti i Dipartimenti dell’Ateneo, intende mettere a sistema tutte le competenze dell’Ateneo nei settori della ricerca, della didattica e della terza missione sulle tematiche legate agli alimenti e alla nutrizione, con l’ambizione di migliorare le prestazioni di ricerca e sviluppo nel settore e di intensificare i rapporti con le aziende. L’elevata qualità della ricerca in ambito alimentare dell’Ateneo si propone di generare non solo trasferimento tecnologico ma anche cultura scientifica, trovando quindi la sua naturale concretizzazione nella formazione continua, a tutti i livelli.
I centri di ricerca italiani e internazionali che cercano un partner o una competenza specifica, così come le aziende del settore alimentare che hanno bisogno di capacità e sostegno per l’innovazione, potranno trovare nel Food Project dell’Università di Parma un valido supporto.

La Scuola di Studi Superiori in Alimenti e Nutrizione dell’Università di Parma

La Scuola di Studi Superiori in Alimenti e Nutrizione dell’Università di Parma, istituita e attivata nel 2018 con il coinvolgimento attivo di tutti i Dipartimenti dell’Ateneo, rappresenta una realtà unica a livello nazionale. Le sue attività coniugano la vocazione territoriale con una fitta rete di rapporti con vari organismi e Atenei nazionali e internazionali. Le attività della Scuola sono rivolte alla valorizzazione di professionalità già affermate e di giovani di talento, proponendo un ventaglio di percorsi formativi altamente qualificati e in grado di arricchire in chiave interdisciplinare il bagaglio di competenze di ciascuno. L’offerta formativa include master, workshops, summer/winter schools e corsi di perfezionamento, in un contesto internazionale dinamico ed efficiente, in forte sinergia col mondo della ricerca alimentare in tutte le sue possibili declinazioni. Fondamentale per la realizzazione della componente infrastrutturale della Scuola è stato il contributo di diverse realtà economiche del territorio parmense e dell’associazione “Parma, io ci sto!”.