PARMA – Una ricetta ben riuscita: storia, mito, intrigo noir. Già da diverso tempo il bancario montecchiese Eugenio Pattacini impasta storie gialle. L’incontro con Alessandro Zelioli, collaboratore della Gazzetta di Reggio Emilia, ed esperto di motorismo d’epoca ha fatto deviare la scrittura di Pattacini verso le strade piene di curve della storica gara.
La presentazione del loro libro 1049 (ed. Epika) è stato il primo evento della quarta volta della Mille Miglia a Parma.
“Abbiamo ribaltato la prospettiva. Non è un libro sul mito. E’ il mondo degli appassionati che dipanando una storia gialla con tanto di assassinio mette in luce pillole sul mito. 1049 è il numero della Ferrari con cui Nuvolari corse nel 1948. La sua corsa più mitica. Svolta già logorato dalla malattia si ritirò prima di tagliare il traguardo, con uno stacco importante sull’antagonista di sempre. Noi abbiamo preso istantanee dalla carriera e dalla vita del Campionissimo, il thriller che ruota intorno segue la linea gialla delle storie di Faletti, per entrambi un altro mito “.
Hanno spiegato gli autori di 1049, che ha la prefazione di Lorenzo Montagner conservatore del Museo Mantovano dedicato al pilota e la copertina dell’illustratore parmigiano e fotografo Giuseppe Bigliardi. La presentazione ha rievocato aneddoti di un tempo in cui le macchine attraversavano paesi e strade polverose. Sotto i Portici del Grano, accanto ai due autori, alle loro pagine avvincenti, la mostra delle auto Dallara, con le linee ardite e avveniristiche ha portato la suggestione delle corse di oggi. Vecchie signore che sfidano il tempo, una storia che prende vita fondendosi con le prospettive di oggi e di domani. Il mondo della 1000 non finisce di stupire e di rinnovare il fascino di sempre.