BOLOGNA – Il 10 ottobre ricorre la Giornata Nazionale della Psicologia, quest’anno dedicata ai diritti umani universali. L’evento principale dell’Ordine degli Psicologi dell’Emilia-Romagna – in aggiunta a numerose altre iniziative e alla disponibilità di studi aperti con visita gratuita – sarà venerdì 18 ottobre 2019 dalle ore 16.30, presso l’Oratorio San Filippo Neri, in via Manzoni 5, Bologna: una tavola rotonda a ingresso libero coordinata dalla Presidente dell’Ordine ER, Anna Ancona, sul tema “La Psicologia e i Diritti Umani Universali”. Tra gli interventi “Psicologia e diritti delle persone di minore età” di Clede Maria Garavini, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza Regione Emilia-Romagna, e “Diritti dei migranti e impatto psicosociale delle migrazioni” di Antonella Postorino, membro italiano della commissione “Crisis, Disaster and Trauma Psychology” – EFPA.
La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani cita in apertura: “il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo”. I diritti umani si basano sul principio del rispetto della dignità umana, espressione del valore della persona con le sue caratteristiche specifiche e irrinunciabili di identità e di diversità nell’uguaglianza e nella libertà. Tali diritti si pongono dunque a difesa della salute e del benessere bio-psico-sociale di tutte le persone di ogni età e genere.
Le discipline psicologiche e sociali sono necessariamente coinvolte nel garantire il rispetto della persona, di ogni persona. La psicologia, in particolare, è una disciplina essenziale per contribuire alla rimozione degli impedimenti al pieno sviluppo di ogni essere umano, come da articolo 3 della Costituzione Italiana, e per la cura, lì dove i diritti sono stati violati.
È universalmente recepito il concetto che la violazione dei diritti genera conseguenze negative, malessere e traumi, sia fisici che psicologici, che possono ripercuotersi su tutta la comunità sociale tramandandosi anche alle generazioni successive. La psicologia si evidenzia così sia in relazione alla salute psicologica, proponendosi come promotrice di cultura dei diritti e della loro salvaguardia, sia come “riparazione del danno”, cura delle lacerazioni esistenziali prodotte dalle violazioni dei diritti.
L’Ordine degli Psicologi dell’Emilia-Romagna da tempo ha messo in campo azioni per promuovere la cultura del rispetto della persona nella sua unicità, garantendone anche opportunità pari ed eque, combattendo ogni forma di discriminazione e di uso della violenza. La cultura psicologica è uno strumento indispensabile per comprendere la complessità della realtà sociale, per superare le semplificazioni alla base di pregiudizi e stereotipi che spesso creano paure e malessere, sia sui singoli che sulla comunità, generando negazione, limitazione e violazione dei diritti umani. Un impegno istituzionale costante per quello che potrebbe essere riassunto, dal punto di vista psicologico, come il “diritto al benessere bio-psico-sociale”.
Non va dimenticato che benessere e salute mentale sono strettamente connessi. Proprio per questo il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi scelse la data del 10 ottobre per la Giornata Nazionale della Psicologia proprio per la sua coincidenza con la Giornata mondiale della salute mentale promossa dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Secondo il Rapporto sulla salute mentale 2016
(http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2731_allegato.pdf),
le persone con problemi di salute mentale assistite nel 2016 dai servizi specialistici (escluse la Valle d’Aosta e la provincia di Bolzano, di cui mancano i dati) sono 807.035, e di queste 310.031 hanno avuto un contatto con i servizi di salute mentale per la prima volta nella vita. Gli psicologi e gli psicoterapeuti sono, oltre agli psichiatri, i professionisti d’elezione per curare la salute mentale della cittadinanza: le iniziative che si svolgono lungo tutto il mese di ottobre hanno la funzione di sottolineare il ruolo degli specialisti e la loro importanza.