PARMA – Il 10 e l’11 maggio 2017 si terrà a Parma, allo Starhotel du Parc, la quarta Conferenza generale di FOODINTEGRITY, progetto quinquennale finanziato dall’Unione Europea per affrontare a livello europeo il problema delle frodi alimentari.
L’Università di Parma partecipa al progetto, che unisce oltre 60 atenei, centri di ricerca e aziende con il coordinamento di FERA Science, ente del Regno Unito.
La Conferenza generale che si svolgerà a Parma proporrà un programma di due giorni aperto al pubblico per divulgare i risultati di tre anni di ricerche.
L’Università di Parma è entrata in FOODINTEGRITY forte di decenni di esperienza nel settore: un’esperienza che ha portato a ottenere in passato milioni di euro di finanziamenti dall’Unione Europea e da altri enti. La partecipazione al progetto è inserita nelle attività del Tecnopolo SITEIA.PARMA, guidato dal prof. Alessandro Pirondi, interessato a tutto ciò che è ricerca e trasferimento tecnologico in campo alimentare. Direttamente coinvolti nel progetto FOODINTEGRITY, a cui partecipano i prof. Elena Maestri e Stefano Sforza, sono il Dipartimento Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale e il Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco. L’iniziativa coinvolge anche altre componenti italiane, tra cui Barilla, che coordina attraverso il dr. Michele Suman l’attività di integrazione di ricerca industriale del progetto.
L’Ateneo di Parma ha contribuito soprattutto con l’esperienza acquisita nel campo delle analisi genomiche, proteomiche, e chimiche dai Centri e Dipartimenti coinvolti, nella preparazione di banche dati e documentazioni relative alle metodologie in uso per la tutela della autenticità di cereali, formaggi, olio d’oliva, e molti altri prodotti tipici.
Come ha dichiarato Paul Brereton, il coordinatore del progetto, “Così come coloro che commettono le frodi alimentari usano metodi sempre più sofisticati, così la scienza deve progredire per scoprire e prevenire questi crimini. Il progetto fornirà un punto di raccolta per condividere e sfruttare la ricerca Europea che lavora per proteggere l’integrità delle filiere alimentari in Europa”.
FOODINTEGRITY investe un totale di 12 milioni di euro per finanziare nuove ricerche destinate a colmare le lacune esistenti nella lotta alle frodi alimentari, e contribuisce ad armonizzare i metodi e le tecniche attualmente utilizzati in aziende ed enti di controllo, sviluppando reti di esperti e documentazioni. Il progetto si estende anche fuori dall’Unione Europea, per stabilire gli impatti delle contraffazioni dei nostri prodotti.
Le frodi sfruttano spesso la reputazione dei prodotti europei per ottenere guadagni illegalmente; ma alcune contraffazioni possono avere ricadute sulla salute dei consumatori, perciò il problema non è solo economico: recenti scandali che hanno colpito anche le produzioni Italiane lo dimostrano.
I risultati del progetto saranno di vitale importanza per i consumatori e per le aziende del settore: è infatti responsabilità degli operatori, per la legge, assicurare la sicurezza e la qualità dei loro prodotti. Per questo il tema della Conferenza sarà “Dalla scienza alle soluzioni”, per poter trasferire agli operatori del settore le tecnologie più innovative.
Per informazioni sul progetto e sulla Conferenza generale di Parma:
www.foodintegrity.eu